Giunto alla 28a edizione, si è svolto a Milano, dal 18 al 25 marzo, il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina. Dedicata alla cinematografia dei tre continenti, la manifestazione ha offerto una particolare attenzione ai temi delle migrazioni e delle identità culturali. Venticinque film in prima visione nazionale, tre in prima mondiale e dodici cortometraggi tutti africani, selezionati su circa 600 opere arrivati dai tre continenti.
La rassegna quest’anno ha premiato il cinema al femminile: le donne che raccontano le donne nei contesti sociali e culturali dei loro Paesi. Aya e I am not a witch sono rispettivamente il corto e il lungometraggio vincitori del festival. Entrambi sono stati diretti da due donne, la regista tunisina Fedhila Moufida e la zambiana Rungano Nyoni.
Anche nel toccante cortometraggio africano Waiting for Hassana gli occhi di una donna, la nigeriana Funa Maduka, al suo esordio alla regia, ripercorrono una vicenda straziante al femminile: quella delle 276 studentesse nigeriane della scuola di Chibok rapite nel 2014 dalla setta fondamentalista islamica Boko Haram.
Nella giuria, per l’assegnazione del premio SIGNIS (OCIC e UNDA), era presente anche sr Cristina Beffa delle Figlie di San Paolo.