Una candela circondata da filo spinato. Una fiamma che “non brucia per noi, ma per tutte quelle persone che non siamo riusciti a salvare dalla prigione, che sono state uccise, torturate, rapite o sono scomparse”. È questo il simbolo che accompagna i 50 anni di Amnesty International, il movimento mondiale a favore dei diritti umani.
Un impegno portato avanti oggi da oltre 2 milioni e 800 mila soci in oltre 150 Paesi. A distanza di 50 anni Amnesty, premio Nobel per la Pace nel 1977, continua a lavorare per “un mondo in cui a ogni persona siano riconosciuti tutti i diritti umani sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e da altri atti” affini.
La missione continua e si fortifica, tenendo sempre fede al motto del fondatore Peter Benenson: “Meglio accendere una candela che maledire l’oscurità”.