Non sono mai stata un tipo religiosa e santa. Quando andai nel Regno Unito per i miei studi universitari, trovai la Chiesa Cattolica e la liturgia una grande noia. Fui attratta dal Movimento Giovanile Cristiano e iniziai un cammino di ricerca della Chiesa “vera”. Così ogni domenica andavo da una chiesa all’altra: dagli anglicani e metodisti, ai battisti e pentecostali, e altro ancora. Infine, pensavo di poter pregare meglio nella chiesa delle Assemblee di Dio. La testimonianza dei miei compagni studenti durante il servizio mi impressionava molto e vedevo Cristo vivo e attivo in loro. Desideravo avere quella vivace e intima relazione con Gesù! Tuttavia, dopo alcune settimane rimasi delusa e lasciai del tutto di andare in chiesa. Nel frattempo, avevo fatto amicizia con un ragazzo musulmano e non era nel nostro programma complicare questa relazione con la religione. Comunque, grazie alla Provvidenza, mi imbattei in un libro intitolato Mere Christianity di C.S. Lewis. Posso onestamente dire che questo libro mi ha riportato a Dio. Rispondeva a molti dei miei dubbi e domande e mi convinse che, sì, Dio esiste!
Terminati gli studi nel 1989, ebbi due mesi di avventurose vacanze Contiki attraverso tutta l’Europa. La vacanza includeva la visita a chiese famose (la Basilica di San Pietro a Roma, Notre Dame a Parigi, la Sagrada Familia a Barcellona), ma, nemmeno una volta mi inginocchiai a pregare. Quando rientrai in Singapore e iniziai a lavorare come produttrice TV, un mio cugino mi convinse a partecipare a una conferenza su Medjugorje.
Naturalmente “beffeggiai” la cosa, perché ero scettica di queste apparizioni e anche anti-mariana a quel tempo. Ma una domenica pomeriggio, mi trovai in un auditorium ad ascoltare una coppia che parlava delle cose meravigliose che stavano accadendo a Medjugorje.
Con il progredire del discorso, mi sono ritrovata ad ascoltare e assorbire la “buona novella” non solo con la mente ma anche con il cuore. Presto mi sentii come i due discepoli in cammino lungo la strada verso Emmaus. Il mio cuore bruciava dentro di me e io cominciavo a vedere “la luce!”. Mi prese la “fame” di approfondire la fede cattolica e scelsi dei libri: uno spiegava l’Eucaristia e l’altro il Rosario. Ho finito per essere non solo illuminata sul ruolo di Maria nella Chiesa ma anche convinta della mia fede e tradizione cattolica. Ero insomma, “nata di nuovo” nella fede cattolica! Feci la mia prima confessione, iniziai a frequentare la Messa quotidiana, leggere la Bibbia e digiunare. In poco tempo, avviai un gruppo di preghiera con i miei colleghi cattolici e nel settembre del 1990 feci un pellegrinaggio a Medjugorje.
Quello fu il mio primo pellegrinaggio e una fantastica esperienza spirituale. La pace che provai è indescrivibile. Tornata a Singapore mi sentii ispirata per entrare a far parte della Scuola dell’Equipe della Nuova Evangelizzazione (NET) che non solo contribuì ad approfondire la mia vita spirituale, ma mi diede un assaggio della dolcezza nel servire il Signore.
Sentivo una profonda gioia interiore nel donare e condividere me stessa.
Desideravo usare le mie capacità di comunicazione per l’evangelizzazione. Una opzione era quella di entrare a far parte di Lumen 2000. Poi scoprii, con mia sorpresa, un ordine religioso moderno e unico, le Figlie di San Paolo, una congregazione di suore che usano i media per diffondere la Buona Novella.
Dopo le visite alla comunità per osservare e sperimentare il loro stile di vita (in Malesia e nelle Filippine, poiché le Figlie di San Paolo non erano ancora in Singapore), feci un ritiro per discernere la mia chiamata. In quella circostanza sentii un profondo senso di pace dentro di me e capii che era la cosa giusta da fare.
Ricordo di essermi seduta nella mia camera con le lacrime che mi rigavano le guance dopo aver deciso di dare una opportunità a questa nuova vita, dando l’addio a tutto ciò che mi era caro. Ora guardando indietro, mi rendo conto che il Signore non mi ha mai veramente chiesto di offrire qualcuno o qualcosa. In effetti mi ha restituito tutto e di più! Davvero, ho avuto molte esperienze piene di grazia, della “ricompensa centuplicata” promessa a coloro che lo seguono. Ad esempio, essendo figlia unica – ho un fratello maggiore – ho sempre voluto una sorella e ora ho più di 2000 sorelle sparse in tutto il mondo!
Conoscendo i miei limiti, sono ancora stupita che il Signore mi abbia chiamato alla vita paolina. È stato un percorso entusiasmante e impegnativo per me. Nel corso degli anni, l’amore e la fedeltà del Maestro mi hanno sempre sostenuto. Sono certa che continuerà a farlo per il resto della mia vita, una vita che spero cresca in santità e amore.