Battesimo del Signore 2023

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  Lascia fare  

Matteo 3,13-17

Non aveva bisogno, Gesù, ma decide di farsi trovare, sulla riva del Giordano, dove i peccati della gente diventano grumo da sciogliere in acqua corrente, dove si vince la paura di mostrarsi per come si è: bisognosi di ritrovare umanità.

E Gesù si mette in fila con i peccatori. Un Dio che viene a trovarci nella parte più fragile e oscura, nella parte di noi che tendiamo a nascondere.

Scende il Signore, e allora io comprendo che non posso più avere paura della mia parte oscura, perché, se lo cerco, Lui è, anche lì.

Giovanni voleva impedirglielo. Si mette di traverso il precursore.

Lascia fare. Per ora, dice Gesù, ma Giovanni non capisce e forse nessuno di noi capirà mai del tutto come il vertice dell’amore possa germogliare nell’abisso dell’umano. Come capire un Dio che per amore riesce a scendere fin dove sembra finire ogni traccia di umanità? Come può un Dio scendere fino a farsi picchiare e ammazzare per amore?

Abbiamo ancora troppa paura, Signore,
invece tu ci chiedi di “lasciarti fare”
che significa lasciarci amare.
Abbiamo ancora troppa paura, Signore,
paura della fragilità,
invece tu ci chiedi di “lasciarti fare”
che significa imparare a credere
che anche negli angoli più bui della storia tu fai casa.
Tu, Signore, sei il Dio che scende
dove io sono più lontano da me,
tu sei il Dio che abita le mie paure e i miei peccati,
tu sei il Dio che si contamina con le mie piaghe,
le mie lebbre, i miei tradimenti.
E io mi stupisco ancora di trovarti lì.
Tenerissimo sconcerto, sconvolgente tenerezza.

Don Alessandro Deho'alessandrodeho.com

 


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