II Domenica di Avvento 2024

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Credevo di trovarti nella perfezione, ti trovo invece nelle parti non ancora nate di me. Dove non amo da uomo, dove non decido da uomo, dove non sono libero da uomo. Mi aspetti, mi prendi per mano, ti immergi con me. Avvento è che tu mi attendi per rinascere, giorno dopo giorno.

Il potere è pericoloso, “tetrarca” è parola che ricorda il chiudersi di una trappola. Il Battista è libero, invece. Perché è ai margini, perché non ha muri di palazzo a contenere il vento della libertà. Il deserto libera. Il cammino libera. Bello come un esodo, bello come la traiettoria di una migrazione.

Credevo di trovarti al centro della vita, in un’Arca, in una chiesa, tu mi aspettavi ai margini. Tu mi aspettavi dove nessuno si aspetta qualcosa da me. Marginale è colui che cammina fuori dalle logiche del potere, è colui che propone un battesimo di conversione. Adesso ho capito. Quel battesimo era un ventre caldo di ricomposizione.

Quello che chiamiamo peccato non è altro che una forma di non umanità, quello che chiamiamo peccato è tutto ciò che in noi ancora non è nato. Non si condanna ciò che non è nato, magari si aiuta a nascere. Serve un ventre di gravidanza, un battesimo, occorre immergersi e riemergere con respiro nuovo.

Don Alessandro Deho'alessandrodeho.com

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