Giubileo pellegrini di speranza

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Spes non confundit, la Speranza non delude è il titolo e l’incipit della Bolla di indizione del Giubileo ordinario del 2025 scritta da Papa Francesco. Originale e bello è l’augurio iniziale del Santo Padre: «a quanti leggeranno questa lettera la speranza ricolmi il cuore», che spiega subito il tenore e lo scopo della lettera, oltre le formali indicazioni per l’Anno giubilare. Vi si legge: «Il prossimo Giubileo sarà un Anno Santo caratterizzato dalla speranza che non tramonta, quella in Dio. Ci aiuti pure a ritrovare la fiducia necessaria, nella Chiesa come nella società, nelle relazioni interpersonali, nei rapporti internazionali, nella promozione della dignità di ogni persona e nel rispetto del creato. La testimonianza credente possa essere nel mondo lievito di genuina speranza, annuncio di cieli nuovi e terra nuova, dove abitare nella giustizia e nella concordia tra i popoli, protesi verso il compimento della promessa del Signore. Lasciamoci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano».

Molto bello il Logo del Giubileo che rappresenta quattro figure stilizzate per indicare l’umanità proveniente dai quattro angoli della terra. Sono una abbracciata all’altra, per indicare la solidarietà e fratellanza che deve accomunare i popoli. Si noterà che l’apri-fila è aggrappato alla croce. È il segno non solo della fede che abbraccia, ma della speranza che non può mai essere abbandonata perché ne abbiamo bisogno sempre e soprattutto nei momenti di maggiore necessità.

Il Papa aprirà la Porta Santa di San Pietro il 24 dicembre prossimo e la chiuderà il 6 gennaio 2026.