Maria Madre di Dio 2023

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  Rompere gli indugi  

Luca 2,16-21

E Andarono senza indugio. Un senso di ammirazione e di invidia per i pastori del Vangelo. Andare senza indugio è tipico dei giovani o degli idealisti. È tipico delle persone libere, di quelle che non hanno niente da perdere ma tutto da guadagnare. Andare senza indugio è azione nostalgica, di quando non si aveva compreso la complessità della vita, di quando si credeva che tutto fosse più facile, di quando si credeva bastasse la nostra buona volontà. Invece, Signore, adesso, spesso, indugiamo. Rimaniamo fermi, appesantiti da timori e paure, magari anche da pigrizie.

Maria, da parte sua, custodiva. Custodiva la fame d’amore dell’uomo e custodiva quel bambino nella mangiatoia. Custodire è atto difficile perché ciò che si custodisce non può essere lasciato andare, e ciò che non lasciamo andare, inevitabilmente, pesa. Un cuore che custodisce è un cuore che sa portare pesi. È cuore pesante il cuore di Maria, pesante di una vita che si stava manifestando in tutta la sua complessità.

Possiamo rileggere il Vangelo di oggi a partire dalla fine. Proviamo a verificare se siamo ancora capaci di ringraziare, cerchiamo motivi per cui essere grati alla vita. E meditiamo su questi. Magari saranno solo frammenti, piccola cosa, come un bambino nella notte. Ma impariamo a custodirli.

Signore, aiutaci a entrare nell’anno che iniziamo
nudi, fragili e bisognosi: come te.
Aiutaci a cercare e suscitare amore, senza indugio.

Don Alessandro Deho'alessandrodeho.com

 


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