…Stendevano i loro mantelli
«Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui».
Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
«Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!». (Lc 19, 30.35-38)
Oggi il Signore
entra nella città che lo crocifiggerà: città volubile che oggi lo acclama e tra poco lo condannerà. Oggi entra in sella ad un asino, come Davide che prese possesso di Gerusalemme come Re. Il Figlio di Davide è il Re che entra per prendere possesso di un regno che ha come trono la croce. Oggi gli estremi si toccano: l’osanna e il crucifigge che ascolteremo nel Passio, oggi il Re è acclamato e schernito, oggi entriamo nei giorni santi nei quali siamo messi a confronto con i paradossi e le contraddizioni del nostro cuore. Dove il Signore vuole regnare da re ma anche dove nel mentre lo acclamiamo lo rinneghiamo come Pietro.
Per oggi Signore
e solo per oggi
ti prego di mettere nel mio cuore
l’acclamazione vera di te
che sei il Re.
Da Facebook @Suor Roberta Vinerba