…Gli corse incontro
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: «Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio». Ma il padre disse ai servi: «Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato». E cominciarono a far festa. Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: «Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo». Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. (Lc 15,20-28)
Dio ti aspetta,
Dio è un padre che scruta l’orizzonte sperando il ritorno del figlio ingrato.
Vistolo, ne ha compassione, esce di corsa da casa per andargli incontro,
per accorciare le distanze, per togliergli anche la fatica dell’ultimo tratto.
Raggiuntolo, gli getta le braccia al collo e lo bacia,
felice per questo figlio ritrovato, senza ombra di recriminazioni o di giudizio.
Dio è così: pronto al perdono, pronto ad accoglierci sempre, e a far festa per noi.
Un amore che ci guarisce dalle fughe che sempre intraprendiamo,
che ci portano in terre inospitali, che ci affamano.
Un amore che va incontro anche alla durezza del fratello maggiore,
che pretende di « guadagnare » con i suoi meriti lo statuto di figlio.
Abbà Padre
ti chiamo con il nome
con cui ti chiamava Gesù,
chiedendo a lui la tenerezza
infinita per te.
Ti invoco, Abbà Padre,
nel dono dello Spirito, che ho ricevuto
per non avere più paura, per non scappare
più dalla tua presenza.
Custodisco nel cuore la tua parola, Padre,
oggi, domani e sempre, perché voglio inabissarmi
nella tua paternità misericordiosa e infinita. Amen.
Tratto dal libro Il Vangelo si fa strada di Roberta Vinerba, Paoline