Suor Triphonia Kim, delle Figlie di San Paolo della Corea del Sud, ha concluso il suo percorso formativo di Teologia (Baccalaureato) alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Chiediamo a lei di descrivere, attraverso una icona, l’elaborato finale realizzato alla fine dei cinque anni di studi: Lo Spirito Santo nella Teologia di Ireneo di Lione.
In che cosa identifichi questo tuo lavoro accademico?
Il viaggiare, sia nel mondo fuori di me sia in quello dentro di me, è una delle cose che io preferisco, perché posso incontrare un mondo nuovo e posso entrare profondamente in me stessa. Nel viaggio si trovano gioie, sorprese, scoperte, difficoltà, rischi, sfide, e così via. Tutto questo mi fa crescere e mi arricchisce.
Per me questo elaborato è stato come un viaggio. Mi sembra di avere viaggiato nel mondo dello Spirito Santo con Ireneo come accompagnatore.
Ma chi era Ireneo e perché è così importante nella storia della Chiesa?
Ireneo fu il primo teologo cristiano a tentare di elaborare una sintesi globale del cristianesimo. Nato a Smirne in Turchia, cresciuto in una famiglia già cristiana, ricevette una buona formazione, religiosa, filosofica e teologica. Il suo pensiero e le sue opere furono direttamente influenzati da Policarpo, che fu a suo tempo discepolo diretto di Giovanni Evangelista. Essi sono una testimonianza della tradizione apostolica, a quei tempi impegnata contro il proliferare di varie eresie, in particolare lo gnosticismo di cui Ireneo fu un forte oppositore.
Attraverso quale prospettiva hai guardato al lavoro pastorale di Ireneo?
Siccome Ireneo doveva confutare le eresie, la sua teologia è legata fortemente alle esigenze pastorali del suo tempo. Ho pensato quindi che sia più interessante trattare l’aspetto di Ireneo in parallelo con quello gnostico. Perciò gli ultimi tre capitoli, tranne il primo, si svolgono in maniera antitetica. Così ciascun capitolo di questi tre avrà due parti: una per la prospettiva gnostica e l’altra per quella di Ireneo, che mostra gli errori gnostici.
Cosa possiamo dedurre da questo tuo lavoro?
Da queste considerazioni possiamo dedurre l’importanza del ruolo della Chiesa, come opera dello Spirito. Pertanto Ireneo sottolineando la regula fidei, spiega come lo Spirito Santo è guida e garanzia della Chiesa che comunica la verità per la salvezza dell’umanità attraverso la Tradizione e la Scrittura. Qui possiamo costatare che la Chiesa non è mai separabile dallo Spirito. Inoltre rifletto sul significato di immagine e somiglianza di Dio in Ireneo, sul dinamismo esistenziale dell’uomo verso la comunione con Dio, e alla fine sulla sua partecipazione alla vita divina. Certamente Ireneo non trascura nemmeno il nostro impegno e la nostra responsabilità in questo cammino verso la perfezione.
A suor Triphonia, che ha intrapreso gli studi di Licenza in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana a Roma, i nostri auguri per questo nuovo viaggio nel mondo dello spirito e della conoscenza.